Sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD)
Fin da quando fu lanciato dalla Commissione europea nel 1991 come iniziativa comunitaria, l’approccio LEADER allo sviluppo locale ha fornito alle comunità rurali dell’UE un metodo per coinvolgere i partner locali nello sviluppo futuro del proprio territorio. L’approccio LEADER ha suscitato grande interesse entro l’UE ed oltre, non soltanto nelle zone rurali ma anche in quelle urbane e costiere.
Le prime generazioni di LEADER erano finanziate dai Fondi strutturali dell’UE come iniziative comunitarie distinte. Nel 2004-2006, LEADER ha raggiunto una “fase di maturità” e, dal 2007, viene cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
Nonostante il pieno sostegno da parte delle istituzioni dell’UE e di tutti i relativi soggetti interessati, si è preso atto del fatto che LEADER non ha realizzato pienamente la propria potenziale capacità di integrare in modo esaustivo le esigenze e le soluzioni locali nelle strategie di sviluppo locale (SSL). Pertanto, al fine di consentire ai territori locali di tenere in maggiore considerazione i fabbisogni multisettoriali, è stato proposto che in futuro LEADER, nell’ambito del FEASR, offra la possibilità di attuare SSL plurifondo finanziate da altri fondi UE.
In questo contesto plurifondo, l’approccio LEADER sarà denominato “Sviluppo locale di tipo partecipativo” (CLLD). Per il periodo compreso tra il 2014 e il 2020, il CLLD (LEADER) continuerà ad essere un elemento obbligatorio dei programmi di sviluppo rurale finanziati dal FEASR e un’opzione possibile nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Al fine di assicurare la coerenza di SSL e interventi integrati, per questi fondi si dovranno applicare delle norme comuni nell’ambito del “Quadro strategico comune”.
Tratto dalla pagina https://enrd.ec.europa.eu/themes/clld_it a cui si rimanda per ulteriori informazioni.